mercoledì 4 novembre 2009

Il laboratorio per stranieri della Pacchiotti Sclopis

Racconta, durante la riunione del Comitato Genitori, l'insegnante di inglese Alessandra Cigna:

Tra i tagli che ci hanno colpito, è stato tagliato il posto di italiano per stranieri, che nel nostro plesso sono il 60% alla Sclopis, l'8% alla Ricardi, e il 17% alla Carducci, maldistribuiti, ma questo dipende da una scelta dei genitori, a cui cerchiamo di porre rimedio. Del reso, è difficile essere d'accordo rispetto al 30% di tetto di stranieri posto dalla Gelmini, perché ognuno ha diritto ad andare a scuola vicino a casa, specialmente alle elementari. Si tratta comunque di un disagio grande: gli stranieri che non si sentono accuditi non hanno la possibilità di imparare adeguatamente la lingua veicolare per studiare, avranno sicuramente un atteggiamento peggiore, diverso, si sentiranno meno integrati, e questo si va a ripercuotere negli anni, anche nelle relazioni sociali e personali all’interno della classe. In più, il nostro laboratorio per stranieri funzionava dagli anni 70, eravamo stati pionieri in questo campo. Mi raccontava la collega Parlapiano, che se ne è occupata per tanti anni, che negli anni 70 venivano dalla Svezia a studiare l’organizzazione del laboratorio della Pacchiotti Sclopis, quindi è un patrimonio, anche didattico, un patrimonio di sussidi, di metodologie che così va sprecato. Il nostro problema principale, però, attualmente, è quello del fondo di funzionamento normale, perché non abbiamo più soldi. Le scuole stanno aspettando i fondi del 2009. Mancano 60.000 euro di anni precedenti che mai vedremo.

Nessun commento: