mercoledì 23 settembre 2009

Gelmini: "Troppo tempo sui banchi l'orario scolastico va ridotto"

Questa notizia è del 14 settembre 2008, poco più di un anno fa. L'articolo era di Mario Reggo e recitava:

"Il piano dei tagli alla scuola del ministro Gelmini è pronto. Verrà presentato venerdì 16 settembre ai sindacati della scuola. Tempi duri per chi frequenta le scuole materne ed elementari. Per quella dell'infanzia l'orario verrà ridotto a 24 ore a settimana con una sola maestra.

Oggi le maestre sono due e assicurano 40 ore a settimana. In sostanza, tutti a casa a mezzogiorno e mezzo. Però con le maestre di ruolo in esubero potrà essere esteso il servizio. Stessa musica per le elementari con qualche variazione sullo spartito. Il principio base è: maestro unico e 24 ore a settimana. Ma se le famiglie lo richiedono alla scuola l'orario potrà essere prolungato a 27 o 30 ore, a condizione però che l'organico lo consenta. Peccato che il numero degli insegnanti venga stabilito sull'orario base, cioè 24 ore.

Nello "Schema di piano programmatico del Ministero dell'Istruzione di concerto con il Ministero dell'Economia" c'è di tutto: considerazioni pedagogiche, tabelle, numeri, proiezioni. Il ministro Gelmini insiste: il maestro unico rafforza il rapporto educativo tra docente e alunno e tra maestro e famiglia. "Nell'arco tra i 6 ed i 10 anni si avverte il bisogno di una figura unica di riferimento - si legge nel piano - con cui l'alunno possa avere un rapporto continuo e diretto". C'è però qualcosa che non va: nel decreto approvato dal governo, il maestro unico è previsto solo nelle prime tre classi delle elementari."

Dopo l'autunno caldo del'anno scorso, molti hanno pensato che si fosse esagerato nell'insorgere contro i tagli previsti dal governo. Come se in realtà non si trattasse di una minaccia concreta. Un semplice confronto tra le parole di un anno fa e la situazione attuale permette di capire tre cose:

1) grazie all'enorme mobilitazione della società civile si è impedito che i bambini di materne ed elementari uscissero alle 12.30 da scuola;

2) il programma si è confermato non essere in alcun modo pedagogico ma unicamente finanziario, poiché all'inizio di quest'anno ci sono classi spezzatino, (e in questo senso sono penalizzati soprattutto i moduli) dove, alla faccia del maestro prevalente, si alternano fino a 8 insegnanti;

3) i 57 mila posti di lavoro tagliati sono un dato di fatto, e probabilmente ognuno di voi ne fa le spese nella propria scuola.

Se si considera che questo non è che il primo dei tre anni di pesanti tagli previsti per la scuola, si comprenderà che è necessario continuare a mobilitarsi in difesa della scuola pubblica.

CV

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