Da: LASTAMPA.IT
cronaca
09/12/2010
Bruino, niente fondi alla scuola - I genitori avviano una class action
E' la prima iniziativa legale simile in Italia: "Il ministero deve rimborsarci 133mila euro"
Parte da Torino la prima «class action» a livello nazionale sui mancati finanziamenti alla scuola. L’iniziativa collettiva, presentata oggi, è organizzata dalla Flc-Cgil di Torino e dal Comitato Sos scuole Bruino, piccolo centro alle porte di Torino. Sarà inoltrata domani al Miur.
La ragione dell’azione si basa sull’assunto che, se il ministero non avesse tagliato i fondi, i genitori dei 700 studenti di Bruino (Torino) non sarebbero stati costretti a pagare per il normale funzionamento della scuola. Il Comune ha infatti richiesto per ogni alunno una quota di 25 euro lo scorso anno e di 50 euro per l’anno scolastico in corso al fine di coprire le spese ordinarie: 1.300 euro per carta igienica e sapone, 1.600 euro per la carta, 3.000 euro per toner e cartucce delle stampanti e 6.000 euro per i costi dell’assicurazione degli studenti.La cifra su cui si basa l’iniziativa legale ammonta a 133.000 euro, pari al 30% del bilancio complessivo degli istituti, cioè la spesa che le famiglie hanno dovuto sostenere a partire dal 2006 per i finanziamenti ordinari necessari al funzionamento delle strutture scolastiche.
«L’iniziativa - ha spiegato Igor Piotto, segretario generale Flc-Cgil Torino - non ha carattere risarcitorio, ma è finalizzata al corretto funzionamento dell’amministrazione. I fondi sono stati stanziati dal ministero - ha proseguito - ma sono confluiti nel capitolo ’residui attivì, una voce di bilancio che li rende disponibili solo virtualmente. L’obiettivo - ha concluso - è di aprire una breccia nel sistema e di estendere iniziative simili a livello nazionale». «La Flc-Cgil - ha confermato Annamaria Santoro della segreteria nazionale - sostiene iniziative come questa e si propone di presentarne altre nel prossimo futuro».
Per garantire il servizio scolastico, il Comune di Bruino intanto ha anticipato i fondi per le spese non differibili, ma ha chiesto il contributo ai genitori: «Il problema - ha sottolineato Andrea Appiano, sindaco di Bruino - è che da quest’anno siamo stati costretti ad aumentare la richiesta alle famiglie e, di questo passo, l’anno prossimo dovremo incrementarla ulteriormente».L’iter legale della class action prevede domani la presentazione dell’iniziativa al Miur. Se non ci saranno riscontri entro 90 giorni, il documento sarà proposto, sotto forma di ricorso, al Tar del Piemonte.
marisa
cronaca
09/12/2010
Bruino, niente fondi alla scuola - I genitori avviano una class action
E' la prima iniziativa legale simile in Italia: "Il ministero deve rimborsarci 133mila euro"
Parte da Torino la prima «class action» a livello nazionale sui mancati finanziamenti alla scuola. L’iniziativa collettiva, presentata oggi, è organizzata dalla Flc-Cgil di Torino e dal Comitato Sos scuole Bruino, piccolo centro alle porte di Torino. Sarà inoltrata domani al Miur.
La ragione dell’azione si basa sull’assunto che, se il ministero non avesse tagliato i fondi, i genitori dei 700 studenti di Bruino (Torino) non sarebbero stati costretti a pagare per il normale funzionamento della scuola. Il Comune ha infatti richiesto per ogni alunno una quota di 25 euro lo scorso anno e di 50 euro per l’anno scolastico in corso al fine di coprire le spese ordinarie: 1.300 euro per carta igienica e sapone, 1.600 euro per la carta, 3.000 euro per toner e cartucce delle stampanti e 6.000 euro per i costi dell’assicurazione degli studenti.La cifra su cui si basa l’iniziativa legale ammonta a 133.000 euro, pari al 30% del bilancio complessivo degli istituti, cioè la spesa che le famiglie hanno dovuto sostenere a partire dal 2006 per i finanziamenti ordinari necessari al funzionamento delle strutture scolastiche.
«L’iniziativa - ha spiegato Igor Piotto, segretario generale Flc-Cgil Torino - non ha carattere risarcitorio, ma è finalizzata al corretto funzionamento dell’amministrazione. I fondi sono stati stanziati dal ministero - ha proseguito - ma sono confluiti nel capitolo ’residui attivì, una voce di bilancio che li rende disponibili solo virtualmente. L’obiettivo - ha concluso - è di aprire una breccia nel sistema e di estendere iniziative simili a livello nazionale». «La Flc-Cgil - ha confermato Annamaria Santoro della segreteria nazionale - sostiene iniziative come questa e si propone di presentarne altre nel prossimo futuro».
Per garantire il servizio scolastico, il Comune di Bruino intanto ha anticipato i fondi per le spese non differibili, ma ha chiesto il contributo ai genitori: «Il problema - ha sottolineato Andrea Appiano, sindaco di Bruino - è che da quest’anno siamo stati costretti ad aumentare la richiesta alle famiglie e, di questo passo, l’anno prossimo dovremo incrementarla ulteriormente».L’iter legale della class action prevede domani la presentazione dell’iniziativa al Miur. Se non ci saranno riscontri entro 90 giorni, il documento sarà proposto, sotto forma di ricorso, al Tar del Piemonte.
marisa
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