lunedì 25 ottobre 2010

CITTADINI DI SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE

Con la legge 169 dell’ottobre 2008 Mariastella Gelmini annunciava l’attivazione in tutte le scuole di una nuova disciplina: Cittadinanza e Costituzione.

Ma ai “nostri tempi”, la cosiddetta nuova disciplina non si chiamava Educazione civica? Il ministro ha subito provveduto a chiarire la questione, dichiarando in diverse interviste che “non sarà la vecchia ora di Educazione civica, ma un’ora di educazione alla cittadinanza, per insegnare ai ragazzi i valori e i principi contenuti nella nostra Costituzione".

Perfetto! “Sapere è potere”, quindi cominciamo a riscoprire insieme ai nostri figli i fondamenti del nostro Stato, della Repubblica italiana…..INSIEME, però, Ministro, nessuno escluso!

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Discorso sulla Costituzione

Di Piero Calamandrei, 26 gennaio 1955 (estratti)


L’art.34 dice:” I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Eh! E se non hanno i mezzi? Allora nella nostra costituzione c’è un articolo che è il più importante di tutta la costituzione, il più impegnativo per noi che siamo al declinare, ma soprattutto per voi giovani che avete l’avvenire davanti a voi. Dice così:
”E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

E allora voi capite da questo che la nostra costituzione (...) soltanto in parte è una realtà. In parte è ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno di lavoro da compiere. Quanto lavoro avete da compiere! Quanto lavoro vi sta dinanzi!

Perché quando l’art. 3 vi dice: “ E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana” riconosce che questi ostacoli oggi vi sono di fatto e che bisogna rimuoverli. Dà un giudizio, la costituzione, un giudizio polemico, un giudizio negativo contro l’ordinamento sociale attuale, che bisogna modificare attraverso questo strumento di legalità, di trasformazione graduale, che la costituzione ha messo a disposizione dei cittadini italiani.

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