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Repubblica.it
venerdì, 12 novembre 2010
Scuola, nella notte il governo raddoppia i fondi alle private
Il maxi-emendamento alla Finanziaria restituisce agli istituti paritari i 245 milioni tagliati.
Nella casse delle università dovrebbero entrare 500 milioni. Durissima la Cgil: "E' un gioco delle tre carte sulla pelle dell'istruzione".
Il governo ripristina i fondi per le scuole paritarie, incrementa i finanziamenti agli atenei, restituisce all'università i fondi per le borse di studio e assegna le risorse per espletare i concorsi richiesti in queste settimane a gran voce dai ricercatori in agitazione in tutti gli atenei. Il maxiemendamento alla legge di stabilità per il 2011 (ex legge finanziaria) restituisce agli istituti paritari i 245 milioni tagliati con la prima versione del provvedimento. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, mette così a tacere la polemica derivata dal taglio del 47 per cento (253 milioni) operato alle paritarie qualche settimana fa, che aveva creato più di qualche malumore, soprattutto negli ambienti cattolici.Un provvedimento, quello delle scuole paritarie, che provoca le proteste dell'Idv e un duro comunicato della Cgil scuola: "Si compie - dice il segretario Mimmo Pantaleo - il solito gioco delle tre carte. Si incrementano di 800 milioni i fondi per l'università, la cui ripartizione, tra concorsi fondo ordinario e diritto allo studio, non è chiara, ma si confermano i tagli di 1,4 miliardi previsti dal decreto fiscale del 2008. Agli istituti di ricerca pubblici resta la diminuzione di 95 milioni del fondo per il 2011. Sono confermati i tagli per la scuola, anche per il prossimo anno e nel contempo sono aumentati di 245 milioni i fondi per le scuole paritarie. Un governo in agonia vuole completare l'opera di demolizione della conoscenza pubblica per lasciare spazio alla privatizzazione".
marisa
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