venerdì 19 novembre 2010

IMPORTANTE:
Dal sito dell'Osservatorio sulla Legalità:

“I tagli al sostegno per i disabili finiscono per essere un enorme spreco di soldi pubblici”.

L'Osservatorio sulla legalità dà il via a una petizione-esposto alla Corte dei Conti: "I ricorsi regolarmente vinti dalle famiglie dei ragazzi disabili sono un costo per lo Stato. Con la scusa di tagliare la spesa si usano risorse per violare un diritto".

Sono giuristi, professionisti, imprenditori, commercianti e impiegati i primi firmatari della
petizione-esposto alla Corte dei Conti in favore del sostegno agli allievi disabili gravi promossa dall’Osservatorio sulla legalità e sui diritti Onlus e aperta alla firma di tutti i contribuenti. In tre giorni sono state raccolte già centinaia di firme. La grande maggioranza dei sottoscrittori non sono insegnanti. Un dato positivo, secondo l’associazione promotrice, che evidenzia come la richiesta di un adeguato sostegno ai disabili gravi sia una scelta di civiltà e diritti sentita da tanti cittadini e non una battaglia di categoria.

La nuova iniziativa dell’Osservatorio nasce proprio per porre rimedio a una situazione paradossale. “La novità della nostra petizione, consiste nel fatto che non si appella al ‘buon cuore’ delle istituzioni, ma chiede alla Corte dei Conti di indagare sullo spreco di risorse statali derivante dal rifiuto di adeguato sostegno scolastico cui conseguono centinaia di ricorsi per la lesione del diritto allo studio del disabile”, spiega Massimiliano Trematerra, membro del Comitato tecnico-giuridico dell’Osservatorio, ricordando che si tratta di un diritto di rango costituzionale: “La petizione, che ha le caratteristiche di un esposto, chiede quindi alla Corte dei Conti di accertare il danno erariale e d’immagine subìto dallo Stato per i tagli al sostegno lesivi dei diritti dei disabili gravi da parte di ministero, provveditorati e scuole interessate e chiede di perseguire i diretti responsabili delle scelte dannose, chiamandoli a pagare di tasca propria il danno prodotto”.

Per firmare la petizione:
www.osservatoriosullalegalita.org

marisa

Nessun commento: