Resistere è già un'alternativa
L'Italia è un paese strabico, diviso tra il presunto benessere che ne fa una potenza occidentale e le crescenti difficoltà economiche di molti suoi cittadini. Un paese dove il mercato del lusso sembra non conoscere crisi mentre le mense per i poveri non hanno più posti per tutti.
Dove la povertà diffusa e la perdita del lavoro fanno fatica a diventare tema di dibattito politico e mediatico, ma in realtà condizionano l'esistenza di un numero sempre maggiore di persone.
Secondo lo storico e sociologo Marco Revelli, già presidente del Cies (Commissione di Indagine sull'Esclusione Sociale) e autore del libro "Poveri, noi", da poco uscito per Einaudi, in questa "terra di mezzo", tra fragilità sperimentata e ricchezza narrata, maturano le frustrazioni e i rancori che rappresentano la cifra del nostro tempo. E' tra la freddezza dei dati e l'affabulazione televisiva che si consuma un lento sgretolamento dei diritti e del senso di comunità.
L’intervista a Marco Revelli è riportata sul sito: www.gruppoabele.org
m.
L'Italia è un paese strabico, diviso tra il presunto benessere che ne fa una potenza occidentale e le crescenti difficoltà economiche di molti suoi cittadini. Un paese dove il mercato del lusso sembra non conoscere crisi mentre le mense per i poveri non hanno più posti per tutti.
Dove la povertà diffusa e la perdita del lavoro fanno fatica a diventare tema di dibattito politico e mediatico, ma in realtà condizionano l'esistenza di un numero sempre maggiore di persone.
Secondo lo storico e sociologo Marco Revelli, già presidente del Cies (Commissione di Indagine sull'Esclusione Sociale) e autore del libro "Poveri, noi", da poco uscito per Einaudi, in questa "terra di mezzo", tra fragilità sperimentata e ricchezza narrata, maturano le frustrazioni e i rancori che rappresentano la cifra del nostro tempo. E' tra la freddezza dei dati e l'affabulazione televisiva che si consuma un lento sgretolamento dei diritti e del senso di comunità.
L’intervista a Marco Revelli è riportata sul sito: www.gruppoabele.org
m.
Nessun commento:
Posta un commento