Così si legge sul sito del Quirinale, martedì 13 ottobre 2008.
Piacciono tanto le note in questo periodo di moralizzazione della scuola italiana: 5 in condotta a tutti quelli che hanno mandato la mail in questi giorni.
Quello di seguito è il testo.
LA NOTA
Nota sulle web-mail al Presidente della Repubblica Napolitano in relazione alla legge di conversione del decreto legge n. 137, in materia di istruzione e università giunge in questi giorni al Presidente della Repubblica un gran numero di messaggi con i quali da parte di singoli, e in particolar modo di insegnanti, nonché da parte di talune organizzazioni, gli si chiede di non firmare il decreto legge 137 – o, più propriamente – la legge di conversione di tale decreto. Pur nella viva attenzione e comprensione, da parte del Presidente, per le motivazioni di tali appelli, si deve rilevare innanzitutto che il Parlamento non ha ancora concluso l’esame del provvedimento in questione. Inoltre, secondo la Costituzione italiana, è il governo che si assume la responsabilità del merito delle sue scelte politiche e dei provvedimenti di legge sottoposti al Parlamento, che possono essere contrastati e respinti, o modificati, solo nel Parlamento stesso. Il Capo dello Stato non può esercitare ruoli che la Costituzione non gli attribuisce: la stessa facoltà di chiedere alle Camere una nuova deliberazione sulle leggi approvate incontra limiti temporali oggettivi nel caso della conversione di decreti-legge, ed il Presidente ha in ogni caso l’obbligo di promulgare le leggi, qualora le stesse siano nuovamente approvate, anche nel medesimo testo.
Roma, 13 ottobre 2008
AS
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1 commento:
v invio la mail scrittami da un caro amico, notte tempo, proprio in merito al post!!
sulla home page della Presidenza della Repubblica, in relazione alla questione istruzione, sta già succedendo un certo casino mi pare, visto che c'è una specie di appello/comunicato stampa stringato di oggi che puntualizza, per la verità esclusivamente da un punto di vista tecnico, il "mandato" del Presidente della Repubblica (vedere per credere: www.quirinale.it);
in ogni caso nessuno vieta - a meno di... limitazioni sul server del Quirinale! - di continuare a scrivere il proprio appello, secondo quello che circola anche in rete, ovvero: "sul sito del Quirinale scriviamo al Presidente della Repubblica chiedendo di non firmare il decreto Gelmini. Scriviamo tutti insieme al Presidente della Repubblica!
Testo del messaggio da inviare al Presidente Napolitano:
Esimio Presidente della Repubblica,
come docente/genitore e soprattutto cittadino italiano le chiedo di fermare lo smantellamento della scuola pubblica ad opera del Decreto Legge 137.
In fede .....
scrivere su:
https://servizi.quirinale.it/webmail/
Inviate urgentemente questa mail, divulgate questa iniziativa ai vostri colleghi ed estendetela anche ai genitori degli studenti. Dobbiamo essere in tantissimi!!!"
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